Cosa succede quando si deve reindirizzare un sito web?
Il sito web è la vetrina della propria immagine personale o aziendale e per questo, talvolta, necessita di un restyling soprattutto nel caso in cui sia stato creato diverso tempo fa.
Quando parliamo di SEO, se il reindirizzamento di un sito web non viene fatto nel modo corretto può vanificare tutto il lavoro svolto per il posizionamento nei motori di ricerca.
Andiamo dunque a vedere come reindirizzare un sito web senza perdere traffico e visibilità.
Cosa significa reindirizzare un sito web
Le attività da svolgere per ottenere visibilità sui motori di ricerca e raggiungere un buon posizionamento sulle SERP sono operazioni meticolose e che richiedono diverso tempo.
Reindirizzare un sito web nel modo sbagliato potrebbe rendere vane tutte queste operazioni in un unico passaggio.
Migrare un sito web vuol dire reindirizzare i vecchi contenuti verso un nuovo sito o verso le sezioni del sito aggiornato. Questo viene fatto in modo tale da mantenere la navigazione degli utenti fluida e, di conseguenza, una user experience di qualità.
Se questo reindirizzamento non viene svolto correttamente, durante la ricerca l’utente potrebbe incappare in pagine “vuote” (es. errore 404): anche nel caso l’utente medio decida di continuare la navigazione, Google interpreta questi errori come segnali negativi in termini di esperienza dell’utente e penalizza il posizionamento del sito web.
Quindi, il reindirizzamento va fatto per portare la ricerca del cliente dal risultato della vecchia pagina a quella nuova, segnalando il passaggio anche a Google, mantenendo così il posizionamento già acquisito precedentemente da quelli vecchi.
Perché è importante non sbagliare il reindirizzamento
Come già detto, durante una migrazione SEO, è importante non sbagliare per le seguenti ragioni:
- non perdere posizionamento;
- non diminuire le performance organiche;
- non perdere autorevolezza;
- non perdere profitto e conversioni.
Perdere tutte le prestazioni è semplice e immediato, recuperarle e sistemare l’errore non lo è altrettanto.
Quali sono gli elementi da migrare
È chiaro a questo punto quanto sia delicata questa fase e quanto sia necessario essere meticolosi.
Nel particolare, gli elementi da tenere in considerazione durante la migrazione sono i seguenti:
- Tag Title, ovvero l’intestazione di un documento HTML, necessario per il posizionamento e il ranking;
- Meta description, essenziale per l’impatto sul CTR;
- Tag Alt delle immagini, che deve rispettare delle caratteristiche per favorire il posizionamento;
- Contenuti creati e ottimizzati secondo specifiche keyword per cui le pagine sono posizionate;
- Sitemap.xml, robots.txt e dati strutturati;
- Script di monitoraggio, per controllare i possibili problemi durante la migrazione;
- File HTACCESS, ossia il file che indirizza il server.
Perché è fondamentale rivolgersi a un team di professionisti
Reindirizzare un sito web è un processo di importanza fondamentale, ma allo stesso tempo lungo e complicato, che richiede delle competenze tecniche specifiche.
Questo processo può essere suddiviso in tre fasi:
- Fase pre-migrazione: è la fase preliminare e più delicata. È prevalentemente tecnica e richiede un’analisi accurata dell’intero sito.
Qui si devono definire gli obiettivi, individuare le criticità, individuare le keyword che più permettono di posizionarsi e portare traffico, generare i vari file Sitemap.xml e quello Robots.txt o ancora e prevedere il reindirizzamento di ogni URL.
- Migrazione: quando la prima analisi è terminata e sono stati definiti tutti i punti essenziali, si può procedere con la messa online dei nuovi contenuti.
Durante quest’operazione bisogna tenere sotto controllo lo script di tracciamento di Google Analytics, verificare i reindirizzamenti in modo da individuare eventuali errori 301 o 302, controllare il corretto funzionamento della Search Console e infine aggiornare i link in ingresso.
- Post-migrazione: effettuato il reindirizzamento è necessario occuparsi di un controllo globale per verificare se tutto è stato fatto correttamente e il posizionamento è stato mantenuto.
Si dovrà controllare il traffico, controllare l’indicizzazione e il monitoraggio di Analytics.
Reindirizzare un sito web è una procedura complessa: se non si vuole incorrere in errori o complicazioni, il consiglio è quello di rivolgersi ad un web agency con competenze specifiche in ambito SEO: affidarsi ad un team esperto sicuramente può rendere il procedimento più sicuro e rapido.
Vuoi sapere di più su come reindirizzare il tuo sito web?
Contattaci subito per una consulenza!
049 5461111