Packaging ecosostenibili: come sta cambiando il mondo degli imballaggi
Si sente sempre più parlare di packaging ecosostenibili, concepiti e strutturati nel rispetto dell’ambiente e in linea con i traguardi stabiliti dall’Unione Europea.
Cosa significa? Entro il 2030 tutte le confezioni presenti sul mercato europeo dovranno diventare riciclabili e sostenibili non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico. Accelerare la transizione ecologica degli imballaggi è diventato imperativo ma, al contempo, il packaging conserva la sua fondamentale funzione e rilevanza nel contesto del marketing, essendo un fattore cruciale per l’attrattività di un prodotto. Come trovare l’equilibrio tra packaging sostenibile, funzionalità e comunicazione?
Cosa sono i packaging ecosostenibili?
La creazione di packaging ecosostenibili riguarda diversi aspetti della produzione e progettazione. Innanzitutto, è bene ricordare che esistono tre diverse tipologie di packaging:
- Il packaging primario, ossia quello destinato al consumatore finale;
- Il packaging secondario, che serve a confezionare e proteggere i packaging primari;
- Il packaging terziario, che è quello utilizzato per stoccare e trasportare grandi quantità di merce.
Affinché il packaging sia sostenibile, deve essere realizzato utilizzando materiali riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili, e concepito con un’ottica di economia circolare. Ridurre significativamente peso e volume dell’imballo è un altro elemento cruciale per minimizzare gli sprechi di materia prima. Infine, la facilità di riciclaggio è fondamentale: il consumatore deve poter disporre correttamente dell’imballaggio, grazie a indicazioni chiare e intuitive. E ora veniamo agli aspetti legati al marketing e a ciò che viene definito packaging design.
Kevin Lane Keller, autore del manuale Strategic Brand Management, definisce il packaging come “l’elemento costitutivo dell’identità di marca più tangibile a cui si fa riferimento per la costruzione della marca stessa e contribuisce all’aumento della notorietà e dell’immagine”.
Il pack quindi svolge un ruolo importantissimo: deve aiutare il consumatore a identificare il brand e renderlo unico. Deve essere sviluppato in modo coerente con tutti i materiali di comunicazione, di cui rappresenta una componente fondamentale. E poi deve saper attirare lo sguardo ed emozionare per far risaltare il prodotto rispetto a tutti gli altri. Packaging sostenibile sì, quindi, ma anche bello, accattivante e originale: a proposito, se vuoi qualche idea in merito, dai un’occhiata qui.
Come rendere il packaging sostenibile
Per rendere un packaging sostenibile, è essenziale scegliere i materiali giusti.
Carta e cartone riciclati e certificati FSC, materiali vegetali, plastica biodegradabile o compostabile, vetro e materiali tessili riciclabili sono alcune delle opzioni più diffuse: materiali innovativi, sostenibili e soprattutto rinnovabili.
Non solo la confezione: anche gli inchiostri e le colle devono essere ecologici.
Il packaging sostenibile viene studiato in termini di ecodesign: è proprio nella fase di progettazione che si determina l’80% dell’impronta ecologica dell’imballaggio.
Deve infatti essere pensato per agevolare la distribuzione del prodotto, impattare positivamente sul trasporto e migliorare i processi di spacchettamento a tutti i livelli.
Un packaging ecosostenibile è un packaging riciclabile, che offre le stesse performance di un imballo tradizionale ma è concepito in ottica di economia circolare, per produrre il minor impatto ambientale possibile. Per far sì che questo avvenga il consumatore deve essere guidato nello smaltimento, in modo che il packaging possa essere riciclato correttamente e reimmesso nel ciclo per poter avere una seconda vita.
Rendere un imballo sostenibile con i materiali alternativi
Le alternative alla plastica ci sono e sono in continua evoluzione: materiali alternativi per creare imballi sostenibili, e contribuire a ridurre il nostro impatto sul pianeta. Prevalentemente si tratta di fibre vegetali biodegradabili o compostabili.
Amido di mais
Il cosiddetto Mater-Bi è commercializzato in granuli e lavorabile al pari di una materia plastica per produrre sacchetti biodegradabili, posate e stoviglie.
Legno Liquido
Il legno liquido assomiglia in tutto alla plastica ma è biodegradabile. Derivabile da qualsiasi tipo di pianta, può essere utilizzato per realizzare vari oggetti di uso comune.
Alghe
Un composto di alghe, già utilizzato in cucina, può essere impiegato anche nel confezionamento come alternativa alla plastica.
Vetro e metalli
Vetro e metalli sono riciclabili all’infinito, e anche se la loro produzione non è a impatto zero, rappresentano valide alternative alla plastica in ambito di confezionamento.
Aziende e packaging ecosostenibili: l’efficacia del green marketing
Le aziende che abbracciano il mondo dei packaging ecosostenibili non solo contribuiscono all’ambiente, ma spesso godono di un vantaggio competitivo.
I consumatori sono sempre più attenti all’impatto ecologico dei prodotti che acquistano e premiano le aziende che dimostrano una vera attenzione alla sostenibilità.
L’attenzione all’ambiente non può essere un’opzione, ma deve essere integrata in ogni aspetto della vita aziendale.
I packaging ecosostenibili non bastano se non inseriti in una strategia globale in cui la parola chiave è coerenza: il rischio di greenwashing ossia di proclamarsi sostenibili solo per facciata, è sempre dietro l’angolo.
Packaging ecosostenibili, packaging riutilizzabili e creatività
I packaging riutilizzabili sono sostenibili in quanto non vengono gettati via dopo l’utilizzo.
Si tratta di sacchetti di stoffa o scatole resistenti che possono avere una seconda vita come contenitori. Se poi la veste grafica è originale l’imballo diventa un vero e proprio oggetto d’arredo e talvolta da collezione.
Un’alternativa a questa soluzione riguarda tutte le confezioni che possono essere sfruttate in modo diverso una volta assolto il loro compito come packaging.
L’adozione di materiali ecosostenibili non limita la creatività nel design degli imballaggi. Al contrario, può ispirare soluzioni innovative e esteticamente accattivanti. Esempi di successo includono imballaggi biodegradabili con design artistici e confezioni compostabili che trasformano l’esperienza d’uso del consumatore.
Alcuni esempi? I packaging ecosostenibili realizzati dal marchio di imballaggi sostenibili COLOURFORM per lo champagne Perrier-Jouet, utilizzando polpa di carta e tralci di vite recuperati dopo la potatura.
Gruppo Fedrigoni, azienda attiva nella produzione e vendita di carte per packaging, editoria e grafica ha acquisito il 70% di Tecnoform per la produzione di vassoi interni per scatole di profumi di lusso, che in questo modo diverranno totalmente sostenibili.
Un altro esempio virtuoso è quello di Furlanis, che produce nastri in tessuto ecologici e certificati GOTS e GRS, in quanto realizzati con fibre naturali biologiche che derivano al 100% da materiale di riciclo post consumo.